Elia Cappelli – Modulo abitativo

Lo spettatore è invitato alla costruzione di un proprio modello abitativo, mediante l’assemblaggio ordinato di una serie di forme proposte che permettono diversi incastri fra le stesse.

Il ragionamento alla base del progetto, che si avvale nel suo svolgimento della procedura di auto- progettazione ( di ispirazione, il manuale di auto-progettazione del designer Enzo Mari), considera il concetto di CASA riflettendo sulla nozione che la definisce come ambiente che rappresenta l’intimità personale di chi la abita. Cercando In questa nozione il sunto di una definizione minima che sia valida per l’orientamento teorico nello sviluppo del progetto.

La nostra abitazione contiene indizi personali dati dalle scelte di arredamento, la divisione degli spazi, i segni di usura, la scelta degli oggetti e il criterio della loro sistemazione ordinata, che portando a presentare in maniera più o meno dettagliata le abitudini quotidiane, l’occupazione professionale, gli interessi, le necessità intime e le possibilità materiali ma che nello specifico possono in alcuni casi fornire un ritratto intimo dell’identità di chi abita quello spazio. Lo spazio che viviamo quotidianamente e che consideriamo come casa ci auto-rappresenta, viceversa quindi, si può considerare il concetto di casa, a partire dalla nozione minima di ambiente eloquente e auto-rappresentativo.

In questo senso si dirige il ragionamento del progetto, che utilizza la procedura di auto-progettazione, in maniera da poter permettere la costruzione di un ambiente su criteri personali che quindi contribuiscano a definire l’identità di chi si occupa della sua costruzione con lo scopo di abitarla.

Nella progettazione di un’abitazione (seppure ideale) emergono inevitabilmente e in maniera più o meno esplicita i criteri secondo i quali desideriamo vivere la quotidianità, espressi attraverso la progettazione di spazi che teoricamente saranno dedicati alle necessità essenziali e alle attività più intime espresse attraverso il desiderio di ambienti più o meno luminosi e aperti, più o meno spaziosi o, in senso opposto, solidi, poco spaziosi quindi accoglienti e sicuri. Attraverso le scelte di determinate forme fra i moduli proposti e nel loro incastro nella costituzione di spazi agibili emergono le necessità, le esigenze i tratti caratterizzanti della propria personalità. Nel momento nel quale si conferisce all’ambiente abitativo la propria visione personale e lo si modifica in relazione alle proprie esigenze, necessità e possibilità, ne si conferisce, secondo il pensiero detto in precedenza, l’accezione di casa.

La progettazione delle forme considera nel suo disegno criteri che ne conferiscano una funzione strutturale in relazione alle possibilità diverse di incastro, assemblaggio ai fini dell’edificazione e, nello stesso tempo, cerca di presentare una forma di valore plastico suggestivo. Le costruzioni che si ricavano dall’assemblaggio ordinato dei moduli si articolano in una grammatica di convessità, concavità e tensioni plastiche suggestive. Anche la costruzione che se ne ricava sarà necessariamente equilibrata, perché considera, seppur in maniera intuitiva, il calcolo architettonico di statica che permette la stabilità dell’edificio.

Nella costruzione lo spettatore è messo nella condizione più facilitata di comprendere la teoria secondo la quale la forma è stata disegnata: che si sforza nella direzione di trovare una forma funzionale ed essenziale che elimini gli elementi decorativi superflui, non necessari alla struttura e che integri in una forma univoca l’espressione dei valori di funzionalità ed essenza formale.

DATI TECNICI E SPECIFICI

I materiali per realizzare la forme devono avere le caratteristiche di massima leggerezza impermeabilità morbidezza e nello stesso tempo mantenere una resistenza strutturale.

Credo possano essere adatti la gomma-piuma o il poliuretano espanso ad una determinata densità, rivestiti di tessuto elastico impermeabile. È probabile che sia necessario incorporare sul rivestimento delle forme, delle toppe di velcro per assicurare l’incastro.

La dimensione delle forme è ricavata a partire da un modulo cubico di lato 50cm e dalle sue grandezze multiple e sottomultiple.

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