L’orto di artista al borgo – S.Angelo di Roccalvecce

l’orto del titanio di Geremia Renzi, Michela Malacrida, Sara Laverde, Zhenru Liang

L’orto del Titanio a S. Angelo di Roccalvecce
– per salvare l’identità di un borgo contadino con radici nella cultura della terra

Un’operazione per salvare l’identità di un borgo contadino con radici nella cultura della terra, venerdì 18 Settembre alle ore 18 a S. Angelo di Roccalvecce, un borgo rinato grazie ai murales delle fiabe sulle pareti delle vecchie case semidisabitate. Su un fazzoletto di terra nel centro del villaggio, situato sulla Valle del Tevere, gli artisti di forME semineranno l’orto del titanio per raccontare in modo nuovo l’identità di uno dei borghi più famosi della Tuscia Viterbese, che sta chiamando a sé turisti da tutto il mondo. Un nuovo percorso artistico per narrare l’anima di quei villaggi periferici, che hanno rischiato seriamente di scomparire.

L’Orto del Titanio è la continuazione del progetto didattico “il suono del Titanio” dell’Accademia di Belle Arti di Brera del dipartimento di Arti Visive, scuola di Scultura , cattedra di tecniche della Fonderia, titolare prof Geremia Renzi, a cura di Zhenru Liang Direttore artistico dell’associazione culturale forME di Milano e l’evento a S.Angelo, è organizzato in collaborazione con La Carovana Narrante del prof. Emiliano Macchioni, che gentilmente metterà a disposizione il proprio spazio.

L’orto inteso come spazio interiore, permette agli artisti di entrare con la propria opera all’interno di uno spazio quadrato di due metri per due, dove il Titanio diventa il materiale fondamentale.

Quindi non piante e verdure da seminare, ma opere in Titanio che colorato tramite anodizzazione, creano sotto la sua ossidazione dei micro prismi che in base alla loro inclinazione, daranno le varie tonalità di colore. Senza l’ausilio di vernici o smalti quindi, è il metallo stesso che rigetta in superficie il suoi colori, come avviene per l’arcobaleno, le ali delle farfalle e le rifrazioni di luce delle squame dei pesi.

Inoltre, con questo procedimento, si attiva una reazione chimica che creando l’Atanasio, esalta le qualità proprie del Titanio, quale elemento contro l’inquinamento, antismog auto pulente e purificatore dell’aria, proprio come fosse un albero o qualsiasi altra pianta.

Il progetto oltre alla partecipazione degli artisti Zhenru Liang, Geremia Renzi, i giovani artisti dell’Accademia di Belle arti di Brera, Sara Laverde e Michela Malacrida, selezionati durante la presentazione “Il suono del Titanio – Sculture abitate nell’alto Lazio”.

Si procederà con la preparazione del terreno dove nascerà l’orto e poi si pianteranno le opere che gli artisti hanno creato precedentemente, Per un maggiore coinvolgimento del pubblico, in uno spazio al chiuso con una presa di corrente, si pensa ad un work shop che dia agli interessati la possibilità di colorare il proprio “seme di titanio” che inserito nel terreno, darà vita ad un nuovo orto seminato.

Comunicato Press

Gli artisti dell’Accademia di Brera a Sant’Angelo di Roccalvecce

L’orto del Titanio a S. Angelo di Roccalvecce

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